mercoledì 7 gennaio 2009

Che foto vengono1?...



In questo blog propongo il mio approccio alla fotografia: attraverso l'autocostruzione di oggetti ("aggeggi" od "ordegni" rendono meglio!) ci emancipiamo dalla necessità di spendere cifre spesso importanti per ottenere foto (troppo) spesso evitabili... Con questa tecnica non si può realizzare qualunque tipo di immagine: i lunghi tempi di esposizione necessari per la posa rendono impossibili certi soggetti, ma viceversa, ancora più suggestivi risultano altri. Direi che è un campo in cui "tecnica" e "creatività" si compenetrano: il fotografo "tipo" (se mi si passa l'espressione!) esce la domenica verso le 10:30 - 11:00 con la macchina al collo e va in cerca di qualcosa da fotografare, finendo per lo più nei "soliti" posti con case diroccate, gattini e vecchie, quando si arriva a forografare le stazioni dei treni o i cimiteri si è al capolinea! Con la tecnica del costruirsi la macchina da sè... bhe posso immaginarmi la macchina per la singola foto, quindi la cratività inizia già nell'atto di costruire una scatola più adatta di un'altra a quella circostanza particolare.
Uso il termine macchina per brevità, ma in effetti una scatola, senza meccansimi, proprio proprio macchina non è... Realizzata la scatola (di cui parlerò a parte) a mio avviso due sono gli approcci possibili: o ci si "sofferma" sulla meraviglia per il fatto che funzioni (a sproposito citerei un ..."eppur si muove!" ossia 'qualcosa succede davvero!') e si usano gli apparecchi autocostruiti per la didattica o per meravigliare amici e parenti, oppure si cerca di usarli nel modo più creativo possibile, comprendendone le caratteristiche, limiti inclusi. Io avrei provato quest'ultimo, scivolando spesso (ahimè!) nel primo..!
Ho iniziato una decina di anni fa, fino ad individuare direi... tre "filoni" fotografici (questa necessità di classificazione...!), i due principali sono "luoghi" e "moving" dove ho utilizzato una scatola di cartone, con dentro il rullo 120.
Foto sopra: Il gruppo degli ascensori all'albergo "LeMeridien" del Lingotto, ottimamente ristrutturato da Renzo Piano.
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